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DONNE CREATRICI DEL TEMPO<br>Cristina Giopp

DONNE CREATRICI DEL TEMPO
Cristina Giopp

Il nostro racconto prosegue celebrando la Gentilezza, valore essenziale della donna Peserico.

Un valore senza tempo di cui la storica dell’arte Cristina Giopp si fa portavoce, attraverso le immagini e i video di questo racconto.

Fondatrice della pagina Instagram @thegirlinthegallery, Cristina condivide con il suo pubblico le mostre e gli eventi d’arte di tutto il mondo, descrivendo le opere di artisti di ogni epoca. Il suo sguardo osserva la bellezza guidando i suoi followers in un’esperienza immersiva nel mondo dell’arte, promuovendo in maniera inedita il patrimonio artistico internazionale.

Il progetto The Girl in the Gallery nasce dall’amore per la ricerca storico-artistica e dal desiderio di condividerla.

Veicolare l’arte richiede consapevolezza, un’indole delicata ma decisa per creare un contatto diretto con il proprio pubblico attraverso i valori e le emozioni contenuti nelle opere.

In una parola: Gentilezza.

Scopri l’intervista a Cristina Giopp.

DONNE CREATRICI DEL TEMPO<br>Cristina Giopp

Cristina, qual è la storia del nome ‘Girl in the Gallery’?

Il nome della pagina nasce con lei e mi ricorda, ogni volta, dove ho mosso i miei primi passi nel mondo dell’arte. Avevo 20 anni e lavoravo in una galleria d’arte milanese come assistente, ovvero “Gallery Girl”. All’epoca tenevo un diario sul quale annotavo i miei studi sulle opere, le mostre da non perdere o le impressioni su un museo visitato, ponendo sempre una particolare attenzione all’aspetto della comunicazione. Poi, un giorno, quel diario ha indossato l’abito social e The Girl in The Gallery ha aperto le porte ad un progetto più grande volto alla promozione e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico.

Quale è stato il tuo percorso per diventare un Art influencer?

Tutto nasce dall’amore per la ricerca storico-artistica e dal desiderio di condividerla, al quale negli anni si unisce la consapevolezza circa la fondamentale importanza del digitale e dei social media per avvicinare pubblici diversi, dai visitatori ai collezionisti. Nel corso degli anni, dopo gli studi in Economia, Storia dell’arte e diverse esperienze lavorative nel settore, ho dato vita pian piano ad un progetto dinamico, che ogni giorno cambia le sue regole ma che mi regala sempre la possibilità di portare avanti la mia passione e collaborare con prestigiose istituzioni culturali, nazionali e internazionali.

Qual è il tuo rapporto con l’Arte?

Ho un rapporto di “Odi et Amo” con l’Arte. Se, da un lato, ci sono opere che riesco più facilmente a conoscere, studiare e comprendere, dall’altro ve ne sono alcune che non mi parlano facilmente, che sono restie a svelare la propria storia e i propri segreti. Serve quindi molta cura, gentilezza e pazienza ma, la maggior parte delle volte, queste ultime si rivelano, per me, le più affascinanti ed interessanti.

C’è un movimento artistico che ami particolarmente?

Verso il termine dei miei studi universitari rimasi conquistata dalle lezioni di un professore sulla Earth Art o Land Art, tanto da decidere di dedicare a questo tema i miei studi di ricerca e partire alla scoperta delle sue origini. Come veri e propri viaggiatori romantici ilandartistsesplorano le praterie, i deserti, i canyon, i grandi laghi salati e agiscono sul paesaggio, trasformandolo e modificandolo, lasciando tracce, talvolta permanenti altre volte effimere. Ciò che trovo terribilmente affascinante di questi lavori è che: “L’opera non è nel territorio, l’opera è il territorio”.

Esiste un rapporto diretto tra Arte e Moda?

Arte e moda sono intimamente legate, sono entrambi sistemi complessi che, in diversi modi, si sono sempre relazionati tra loro. Basti pensare a quanti artisti hanno influenzato e influenzano tutt’oggi il fashion system, da Piet Mondrian e Tom Sachs, da Andy Warhol a Vanessa Beecroft. Ma anche al ruolo fondamentale che la moda ricopre nel mondo dell’arte, attraverso fondazioni, sponsorizzazioni e progetti culturali di vario tipo. Poi, da storica dell’arte, quando penso ad Arte e Moda, immagino sempre i dipinti di Boldini e gli abiti delle sue dame, con quei drappeggi deliziosi e i dettagli curati nei minimi particolari.

Le donne e l’Arte: muse o creatrici del loro tempo?

Quando ho iniziato a lavorare nel mondo dell’arte i miei riferimenti femminili si potevano davvero contare sulle dita di una mano. Erano infatti, e sono tutt’oggi purtroppo, pochissime le donne del mondo dell’arte. In passato, con poche e rarissime eccezioni, siamo state principalmente muse ispiratrici dipinte all’interno delle opere d’arte (il 5% delle opere delle collezioni museali è realizzato da donne ma l’85% dei nudi è femminile). I numeri non ci confortano ma, più che ai numeri, io sono sempre stata interessata alle storie e sono stati proprio i racconti di donne straordinarie ad emozionarmi e guidarmi. Donne intelligenti, coraggiose, che hanno criticato acutamente i pregiudizi della loro epoca, che con gentilezza hanno portato avanti le loro idee e con fierezza sono state capaci di “creare il loro tempo”.

Ci sono anche donne come te che lavorano con successo in questo settore. Ti senti soddisfatta?

Sono profondamente grata di poter fare, ogni giorno, un lavoro che mi permette di scoprire, studiare e raccontare ciò che amo di più… le storie della Storia dell’Arte.

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